Nello straordinario contesto della Reggia di Caserta, Arcomproject riqualifica e ridisegna il sito della storica e prestigiosa Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare. Nell’ambito della rilocazione della SSAM, il progetto prevede, oltre alla riorganizzazione dell’intera area, la realizzazione di tre nuovi edifici e la riqualificazione dell’area sportiva e delle sistemazioni esterne.
Redatto dal RTP costituto da Arcomproject ed E.T.S. SpA, il progetto prevede non solo la riqualificazione dell’area in adiacenza al Palazzo Reale, ma anche la riprogettazione della vicina area denominata Comprensorio “Ex Ospedale Militare Tescione”, nella quale è prevista la realizzazione di un nuovo edificio per alloggi.
Dal punto di vista formale, l’architettura proposta ha come obiettivo principale il raggiungimento di un coerente grado di integrazione alle importanti caratteristiche ambientali e storiche del sito, adottando al contempo soluzioni tecnologiche in grado di rispondere alle stringenti normative in tema di risparmio energetico, con l’ulteriore dichiarato obiettivo di realizzare edifici di tipo nZEB (nearly Zero Energy Building), nel chiaro intento di promuovere un progetto in linea con i protocolli internazionali della sostenibilità ambientale quale il LEED, Leadership in Energy and Environmental Design. Le semplici e razionali geometrie degli edifici e le forme compatte dei volumi progettati, ancorché interpretate secondo le specifiche esigenze richieste, sono in continuità con il recente progetto realizzato per il Campus dell’Aeronautica nell’area prospicente l’attuale, nella volontà di compiere una sorta di sistema architettonico e tipologico a servizio delle esigenze dell’Aeronautica Militare. In coerenza con la moderna prassi della cultura progettuale contemporanea, sebbene in questo caso non si tratti di intervenire direttamente su edifici sottoposti a tutela, ma di un intervento ubicato in un contesto storico-ambientale di grande rilevanza, si annota infine come il progetto si basi sul criterio della “riconoscibilità” del nuovo rispetto alla preesistenza.
Il principio ispiratore alla base del progetto consiste nell’aver concepito la realizzazione dei nuovi volumi in perfetta continuità con le quinte edilizie esistenti e su tratti già antropizzati; aggiuntivamente i nuovi edifici, di altezza non superiore a quelli esistenti, risultano in gran parte visibili solamente in “filigrana”, poiché sono celati dalla quinta di verde rappresentata dai boschetti di lecci che si frappongono proprio tra essi e la visuale in direzione del Palazzo Reale. La soluzione progettuale adottata consente in definitiva di mantenere inalterato l’attuale asse prospettico dalla Reggia in direzione dell’Area Allievi, mantenendo libera la parte centrale dell’area, che risulta occupata in gran parte dai campi sportivi e dalle zone a verde, ribadendo in tal modo il recupero in larga misura degli assi prospettici storici, dei tracciati e dei percorsi desunti dalle cartografie storiche a disposizione.